Archivi d’impresa. Gestione documentale e valorizzazione: il contesto digitale
ferruccio.diozzi@gmail.com
Abstract
Recensione di Ferruccio Diozzi al libro di Paola Ciandrini, Archivi d’impresa. Gestione documentale e valorizzazione: il contesto digitale, Milano, Editrice Bibliografica, 2021, 184 p.
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Con il passare degli anni diventa sempre più attuale la necessità che archivi e biblioteche sviluppino, facendo riferimento agli specifici domini disciplinari e in maniera strutturata, attività di advocacy in grado di valorizzarne le rispettive missioni istituzionali e consolidarne la reputation. Soprattutto è prioritario far conoscere missioni e attività di queste istituzioni, evidenziando i benefici che possono recare a una pluralità di soggetti, pubblici e privati. Un fenomeno d’altra parte comune a molteplici aree disciplinari, umanistiche e scientifiche, in cui cresce l’importanza della comunicazione non retorica ma puntuale racconto di attività ed efficace sottolineatura delle potenzialità.
Giunge dunque a proposito il lavoro di Paola Ciandrini Archivi d’impresa dedicato agli archivi d’impresa, alla loro natura e funzione e alle evoluzioni in corso nel contesto della transizione al digitale. L’autrice presenta con chiarezza, sin dalle prime pagine, gli obiettivi del libro:
In questo volume tratto il significato di archivio d’impresa per i non addetti ai lavori, gli studenti e le imprese che vogliono iniziare un percorso di consapevolezza archivistica sulle fonti d’impresa, con l’obiettivo di fornire spunti di indagine su principi, metodi, contesto di transizione digitale, scelte organizzative, operative e descrittive dedicate al DNA aziendale, l’archivio. Un’avvertenza per gli addetti ai lavori, gli archivisti: l’intenzione di questo contributo è proporre una lettura non squisitamente dedicata a metodi e prospettive di descrizione, riordinamento e promozione degli archivi storici, ma alla centralità di una consapevole gestione documentale e promozione delle fonti storiche in un percorso di rinnovamento, riflettendo sui processi digitali.
A partire da quest’impostazione Ciandrini accompagna il lettore dalla dimensione globale delle strutture esaminate, le imprese e gli archivi, svolgendo un attento lavoro di contestualizzazione storico, terminologico e giuridico, alla realtà contemporanea degli archivi d’impresa, facendo particolare riferimento al contesto italiano e allo scenario, purtroppo ancora corrente, della pandemia di Covid-19.
Tale percorso viene svolto con un obiettivo preciso: sostanziare la centralità della funzione dell’archivio per la vita di ogni impresa sana attraverso opportuni richiami a principi e metodi strutturati in grado di assicurarne l’efficacia, cogliendo le straordinarie opportunità che possono derivare da un adeguato impiego delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Nel far questo, conoscendo le difficoltà che può incontrare una coerente gestione dell’archivio di un’impresa, sono netti i richiami all’importanza di adottare regole chiare e a rifuggire le semplificazioni figlie delle “illusioni tecnologiche” di turno:
Un’impresa che adotta un sistema informatico per la gestione documentale senza dotarsi di uno schema di classificazione e regole di fascicolazione corre il rischio di rendere evanescente l’investimento: non risolve criticità, le amplifica perché perde l’esplicitazione formale del vincolo archivistico. Non basta attribuire a un documento, analogico o digitale che sia, un identificativo numerico: a quel documento servono informazioni di governo e di contesto.
A partire da una salda strutturazione concettuale e metodologica il volume si sviluppa attraverso tappe successive che toccano i diversi aspetti della vita di un archivio d’impresa. Innanzitutto, viene esaminato il quadro normativo e regolamentare di riferimento della transizione al digitale con particolare ma non esclusivo riferimento al nostro Paese. Un quadro molto ricco e complesso, efficacemente illustrato in uno con la genesi e le progressive trasformazioni delle agenzie regolatrici che giungono sino all’attuale AGID, Agenzia per l’Italia digitale. Di tutto il quadro l’autrice ha cura di illustrare alcuni passaggi chiave con specifica intenzione di supporto ai “non addetti ai lavori”. Segue la definizione di principi e regole che devono presiedere alla formulazione di un titolario d’impresa strumento indispensabile di cui Ciandrini offre utili indirizzi applicativi seguendo, in particolare, i lavori di Giorgetta Bonfiglio-Dosio.
Un altro passaggio cruciale è quello che riguarda l’osservazione di specifiche tipologie documentarie d’impresa: si parla dunque delle scritture contabili nella loro evoluzione con riferimento ai diversi “libri” (libro-giornale, libro-mastro, libro degli inventari) e allo sviluppo determinatosi negli ultimi anni con l’evoluzione dai libri paga e matricola al LUL, Libro unico del lavoro.
Infine, vengono esaminate esperienze di archivio d’impresa operanti in realtà particolarmente interessanti e dalle più varie vocazioni merceologiche: dalla Balma Capoduri & C., ideatori e titolari del celebre marchio Coccoina all’ENI; da Tim e Fastweb alle Fondazioni Corriere della Sera e Arnoldo e Alberto Mondadori; da Museimpresa a Martini & Rossi a Molteni & C. Con questa rassegna l’autrice, sottolineando i notevoli risultati raggiunti in tali contesti, intende enfatizzare il ruolo positivo di un’efficace gestione degli archivi per la vita delle imprese, quale che ne sia la dimensione e la tipologia.
Una ricca e bella rassegna fotografica che illustra, da più punti di vista, l’evoluzione storica di importanti archivi d’impresa italiani, completa il lavoro, restituendo al lettore, la vita e lo sviluppo di tante realtà d’imprese italiane attraverso immagini, in molti casi estremamente suggestive, di sedi aziendali, di locali di archivio, di documenti aziendali, di marchi, di manifesti pubblicitari, di persone.
Nell’insieme il libro raggiunge senz’altro l’obiettivo di rendere disponibile un importante strumento di lavoro nel campo archivistico ai non specialisti a vario titolo interessati alla materia. Nel contempo, e fa piacere sottolinearlo, produce un esempio di efficace comunicazione di contenuti e metodi del settore di cui si ha oggi estrema necessità.