RDA GLOSSARY, RDA Steering Committee
denisebiagiotti79@gmail.com
Abstract
Chicago, American Library Association; Ottawa, Canadian Federation of Library Associations; London, Chartered Institute of Library and Information Professionals, 2021, 270 p.
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RDA Steering Committee (RSC) è l’organismo composto da membri della Library of Congress, American Library Association, British Library, Deutsche Nationalbibliothek e altre importanti istituzioni, responsabile dei progetti relativi a RDA, Resource Description and Access, lo standard per la metadatazione e la scoperta delle risorse nell’era digitale, progettato per operare nel contesto digitale, ovvero del web semantico e dei linked data. RDA Glossary, sviluppato e mantenuto da RSC nell'ambito della supervisione dello standard, è il risultato del RDA Toolkit Restructure and Redesign (3R) Project avviato nel 2017, un progetto di radicale rinnovamento della struttura di RDA e del suo Toolkit, un insieme di utilities, disponibile online, che consente agli utenti una lettura ipertestuale e la possibilità di interagire con risorse catalografiche esterne. Detentori del copyright di RDA Glossary sono l’American Library Association (ALA), la Canadian Federation of Library Associations (CFLA) e il Chartered Institute of Library and Information Professionals (CILIP).
RDA Glossary contiene la terminologia completa per RDA; il progetto quadriennale di ristrutturazione e riprogettazione includeva un'importante espansione dello standard per allinearlo con IFLA Library Reference Model (IFLA LRM), emanato nel 2017, che ne costituisce la base concettuale, e la presentazione del Beta Toolkit, diventato a dicembre 2020 il Toolkit ufficiale; in esso, le entità di IFLA LRM hanno sostituito quelle della famiglia FR (Functional Requirements), un’espansione che ha condotto all’inserimento di alcune nuove entità e a centinaia di nuovi elementi.
Come specificato nell’Introduzione al testo, i contenuti del Glossario sono già disponibili in RDA Toolkit (rdatoolkit.org) e attraverso RDA Registry (rdaregistry.info), ma la versione cartacea consente una consultazione complementare diversa rispetto a quella online, un accesso offline da parte di docenti, ricercatori, studenti e catalogatori, ovvero costituisce uno strumento utile sia per la formazione professionale sia per un riferimento e un impiego quotidiano. La versione cartacea di RDA Glossary, come ogni edizione a stampa, non può avere pretese di completezza e immodificabilità, caratteristiche impossibili da raggiungere in un’epoca in cui la rapidità dell’evoluzione concettuale, e quindi terminologica, della disciplina ha assunto una dimensione incomprimibile. Uno dei punti di forza di RDA è proprio il continuo aggiornamento di istruzioni, linee guida e vocabolario da parte di esperti in varie discipline e da varie parti del mondo, accompagnato dal mantenimento dei dati bibliografici preesistenti e dalla correzione di errori minori in RDA Toolkit. L’utente, facilitato nella ricerca dal rigoroso ordinamento alfabetico, può creare dei cluster personali, scomponendo e ricomponendo i lemmi in raggruppamenti logicamente vicini.
RDA Glossary presenta un elenco alfabetico di tutte le entità, gli elementi, i termini del vocabolario e altri termini relativi a RDA; tutte le voci (entries) includono un'etichetta (label) e una definizione (definition) e, ove necessario, note d’ambito (scope note) e riferimenti inversi e incrociati (inverse e cross-references). Una nota d’ambito è una formulazione (statement) addizionale con informazioni aggiuntive sull’uso del termine. Un elemento che lega due entità di RDA è considerato un elemento di relazione (a relationship element) e avrà una formulazione inversa (inverse statement) come parte della sua voce di glossario. Un elemento che è una caratteristica inerente o imputata esternamente a un’entità RDA è considerato un attributo (attribute element) e non avrà quindi una formulazione inversa. I riferimenti incrociati sono indicati con See, See also, Use for. Il Glossario contiene voci per sinonimi e altre etichette non-preferite (non-preferred labels) con riferimenti incrociati (See) all’etichetta preferita (preferred label). Le voci non preferite (non preferred entries) sono etichette non più in uso, modificate nella loro consistenza, etichette per elementi o termini che sono stati fusi tra loro, o sinonimi, acronimi, e altre forme alternative di etichetta, e sono elencate sotto l’attuale etichetta preferita con il relativo riferimento incrociato (Use for). Il riferimento incrociato (See also) è usato per termini più ampi, più specifici e paralleli (broader, narrower and parallel terms). La prima pagina del Glossario presenta le nuove etichette assegnate ai vari formati di stampa (es. 4to - A bibliographic format that consists of one or more leaves that are ¼ of the whole sheet. Use for: quarto). Le etichette ormai abbandonate sono comunque riportate all’interno del Glossario con il relativo rinvio (es. quarto See 4to). Il primo termine del Glossario è “abbreviated title – A nomen that is a title that has been abbreviated for purposes of indexing or identification. Inverse: abbreviated title of”– e l’ultimo “year degree granted of – A work that is a thesis associated with an academic degree that is conferred by a granting institution or faculty during a timespan. Inverse: year degree granted”.
In RDA Glossary sono presenti le definizioni di “metadata description set – One or more metadata statements that describe and relate an individual instance of one or more entities”, “metadata statement – A piece of metadata that assigns a value to an RDA element that describes an individual instance of an RDA entity” e “metadata work – A work that is a metadata statement or a metadata description set”. Manca però una definizione prodromica di metadatazione.
La versione implementata riprende le entità da IFLA LRM, con alcune modifiche; prevede infatti una entità RDA (RDA Entity – An abstract class of key conceptual objects in the universe of human discourse that are a focus of interest to users of RDA metadata in a system for resource discovery. An RDA entity includes an agent, collective agent, corporate body, expression, family, item, manifestation, nomen, person, place, timespan, and work). L’entità RDA è una classe astratta di oggetti concettuali che sono d’interesse per la ricerca da parte dell’utente; paragonata alla Res, l’entità apicale di LRM, l’entità RDA risulta ridotta nell’ambito dato che la Res (“cosa” in latino) è definita come qualsiasi entità dell’universo del discorso, e comprende sia “cose” materiali sia concetti; RDA entity si pone quindi a un livello intermedio tra l’entità onnicomprensiva Res e le altre entità dello standard. In RDA Glossary l’entità res è sostituita da entity, lemma non presente nel Glossario originale di RDA al quale rinvia, definito “an abstract class of a physical or conceptual thing in the universe of human discourse”.
Il Glossario, grazie ai numerosi riferimenti trasversali, si allinea strutturalmente agli intenti concettuali di RDA. Organizzato in base ai due aspetti del contenuto (Opera ed Espressione) e del supporto (Manifestazione e Item), RDA riconosce l’importanza delle relazioni tra le entità, ovvero il duplice obiettivo di identificare una risorsa tramite la selezione di attributi che consentono di distinguerla da altre, e collegare una risorsa ad altre risorse a essa connesse attraverso la creazione di relazioni significative. Caratteristica principale e innovativa di RDA è proprio la struttura sindetica, cioè la struttura relazionale costruita tra le entità dello standard, già teorizzata ma non realizzata da Charles Ammi Cutter nelle sue Rules del 1876. RDA, come già IFLA LRM, privilegia quindi le relazioni tra le entità rispetto agli attributi; l’importanza data alle relazioni è intrinseca alla nuova realtà del web semantico che considera fondamentale poter navigare tra le entità. Una relazione indica un’associazione tra due entità di RDA, ciò che in precedenza era chiamato relationship designator (designatore di relazione) – designatore che indica la natura della relazione tra entità rappresentate da un punto d'accesso autorizzato, descrizioni e/o identificatori – e che adesso, in RDA Glossary, rinvia alla formula “relationship element – An element that relates two RDA entities. Use for: relationship designator” dove element sta per “a specific aspect, characteristic, attribute, or relationship used to describe an RDA entity”. Un chiaro esempio di tale predilezione verso le relazioni è costituito dai numerosissimi lemmi related (correlati): related agent of agent, related agent of corporate body, related entity of expression e molti altri. Nello specifico, “related expression of RDA entity – An expression that is associated with an RDA entity” è la nuova etichetta usata per le formulazioni related expression, associated expression ed expression associated with RDA entity, ormai superate.
Una novità ripresa dal modello concettuale IFLA LRM è l’attributo “representative expression (espressione rappresentativa) – An expression that is considered a canonical souce of data for identifying a work”. In IFLA LRM si presentava come un nuovo attributo per l’opera, insieme a categoria, ed era considerato essenziale per caratterizzare l’opera nelle intenzioni del suo creatore, con riferimento specifico, ad esempio, alla lingua originale, al mezzo di esecuzione o ai destinatari. Inoltre, in RDA Glossary compare il lemma “domain (dominio) – The RDA entity that is described by an element”. Il concetto risulta ripreso anch’esso da IFLA LRM e fa riferimento all’entità RDA descritta da un elemento. Manca, inaspettatamente, il termine codomain (codominio) cioè l’entità che è il valore di un elemento di relazione.
RDA ha adottato gli International Cataloguing Principles (ICP) anche nella terminologia; ICP ha abbandonato termini utilizzati per molto tempo poiché ritenuti non più consoni al nuovo contesto; ha sostituito, ad esempio, Unità bibliografica con Manifestazione e Intestazione con Punto d’accesso autorizzato, Punto d’accesso controllato, Punto d’accesso variante. RDA Glossary fa propri gli stessi termini, mentre ICP, in uno scambio proficuo, è debitore di RDA per i termini authorized access point, carrier type, content type, creator e preferred name. Coerentemente, in RDA Glossary non compare uniform title (titolo uniforme) ma “preferred title – A title that is selected for preference in the construction of an authorized access point” e “variant title – A title that is not selected for preference in a specific application or context”. In quest’ultima edizione di RDA Glossary alcuni elementi hanno nuove etichette, come category sostituito da type (ad esempio category of carrier See: carrier type). Alcuni elementi sono scissi in elementi multipli distinti, come author che rinvia alla formula author agent, arricchita da author collective agent, author corporate body, author family e author person. Altri elementi hanno subìto una trasformazione più sostanziale: ad esempio, writer è stato sostituito da contributor e illustrator è diventato contributor agent of still image. Sono stati infine creati nuovi elementi che non presentano un precedente riferimento nel Toolkit originale: ad esempio appellation of person, identifier for nomen e language of representative expression.
RDA Glossary include, infine, due indici: un RDA Elements Index, che organizza gli elementi RDA in base alle loro entità di dominio per dare agli utenti un'idea della struttura di RDA, e un RDA Controlled Vocabularies Index, che è organizzato per elemento.
RDA Glossary riveste quindi un’importanza fondamentale per la sua applicazione pratica, immediatamente percepibile, ma anche per le sue implicazioni in termini di responsabilità culturale; come ricordato da Mauro Guerrini, “dare un nome alle cose significa possederle, significa definirle, classificarle e distinguerle per la loro rilevanza, che non è identica in tutte le culture. La definizione dei termini assume, pertanto, una dimensione politica rilevante nel processo della comunicazione globale” (Mauro Guerrini, RDA: Resource Description and Acces. Roma, Associazione italiana biblioteche, 2017, p. 45.)