N.3 2021 - Biblioteche oggi | Aprile 2021

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Dopo Torino e Napoli, "La biblioteca piattaforma della conoscenza" punta su Firenze

Redazione Biblioteche Oggi

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Anche se nella tappa di Napoli del Convegno delle Stelline non sono mancate significative aperture verso le biblioteche pubbliche come l’interessante tavola rotonda “Biblioteche pubbliche al Sud: leggere le tendenze”, è indubbio che gli approfondimenti della main conference del Convegno sono stati in direzione delle biblioteche accademiche, forti anche della partnership decisiva di SHARE, il raggruppamento di biblioteche di università meridionali che ha raggiunto livelli altissimi di qualità e di integrazione dei servizi.
Con la sapiente regia di Giovanni Solimine, Giovedì 22 aprile alle ore 14.30 si è aperta la sessione “Scenari e tendenze”. In veste di keynote speaker, il sociologo e politologo Mauro Calise ha tracciato lo scenario dell’ecosistema digitale entro cui vengono progettate innovative infrastrutture per l’apprendimento nelle università. È stata poi la volta di Roberto Delle Donne, coordinatore di SHARE, il quale ha approfondito l’intreccio fra scienza aperta e cooperazione interbibliotecaria, seguito da Federico Meschini (Università della Tuscia) che ha trattato il tema “Trasversalità ed intersezioni nell’infosfera”. Luigi Moschera (Università Parthenope) ha poi affrontato il tema molto attuale del ruolo della biblioteca nella Terza missione, in sintonia con l’intervento successivo di Raffaele De Magistris, che ha spiegato come la Biblioteca Universitaria di Napoli da lui diretta negli anni scorsi abbia fatto la scelta di non rivolgersi solo a studenti e studiosi, ma di aprirsi al territorio.
La seconda sessione, venerdì 23 aprile, efficacemente introdotta e coordinata da Giovanni Di Domenico, si è concentrata su nuovi progetti e obiettivi delle biblioteche accademiche. Primo relatore è stato Paul Ayris (University College of London), che ha approfondito il tema per molti aspetti ancora da scoprire della Citizen’s Science, rispetto alla quale le biblioteche accademiche possono svolgere un ruolo importante nel coinvolgimento dei cittadini. È stata quindi la volta di Andrea Capacccioni (Università degli studi di Perugia), che si è concentrato sulle possibili linee di evoluzione professionale della figura del bibliotecario accademico. Ferruccio Diozzi (CIRA) e Rosa Sannino (CIRA) si sono occupati di un tema ancora tutto da esplorare: come gestire le crisi in biblioteca di fronte a fenomeni avversi come quello della pandemia. La sessione si è conclusa con gli interventi molto apprezzati di due bibliotecarie: Serena Spinelli (Coordinatrice della Commissione nazionale AIB Università e ricerca, che ha parlato di “Reti, luoghi e pandemie” con un approccio originale, e Lucilla Conigliello (Direttrice della Biblioteca di Scienze sociali dell’Università di Firenze), che ha illustrato i servizi di eccellenza messi in campo dalla sua biblioteca che hanno permesso, fra l’altro, di fare fronte efficacemente anche ai momenti peggiori provocati dalla pandemia. Nel pomeriggio, dopo un breve intermezzo in cui Gino Roncaglia (Università Roma Tre) ha intervistato Cosimo Accoto (ricercatore al MIT di Boston) su aspetti di filosofia digitale, si è tenuta l’attesa tavola rotonda “Editoria universitaria e servizi bibliotecari tra opportunità e criticità”, introdotta e coordinata da Rosa Maiello (Presidente nazionale AIB e Direttore della Biblioteca dell’Università Parthenope), a cui hanno preso parte Gabriella Benedetti (Università di Pisa e CARE), Piero Attanasio (AIE), Michele Casalini (amministratore delegato Casalini Libri) e Rossana Morriello (Politecnico di Torino).

Se il convegno di Torino (25-26 febbraio) è stato più orientato alle biblioteche pubbliche e quello di Napoli (22-23 aprile) alle biblioteche accademiche, il convegno di Firenze si caratterizzerà come trasversale rivolgendosi a una pluralità di tipologie. Firenze è città internazionale per definizione, importante centro di studi e crocevia di culture.
Questa sua natura si è riflessa nella vocazione consolidata a ospitare università e istituzioni culturali da tutto il mondo, che al loro interno sono dotate di biblioteche particolarmente avanzate sia sul piano biblioteconomico che tecnologico.
Per questa ragione il Convegno delle Stelline “La biblioteca piattaforma della conoscenza”, nella sua tappa fiorentina, ha scelto di cimentarsi con il tema della internazionalità, assumendola come uno dei due filoni tematici di un programma che si intreccerà con un secondo asse portante, quello della trasformazione digitale.
Dunque, la nuova frontiera del digitale esaminata alla luce del contesto internazionale rappresenta la chiave di lettura del convegno scientifico.

Fra i temi che saranno affrontati:

  • La trasformazione digitale nello scenario internazionale 
  • The WikiLibrary Manifesto: una infrastruttura per i dati bibliografici 
  • Come cambiano i luoghi della conoscenza: la trasformazione digitale in Toscana 
  • Dalle biblioteche digitali alla trasformazione digitale delle biblioteche. Un cambio di prospettiva 
  • Come cambia il profilo del bibliotecario nel contesto internazionale 
  • Osservatorio internazionale: una ricerca in memoria di Carlo Revelli 
  • I nuovi sviluppi nel campo delle piattaforme tematiche 
  • Strategie di conservazione digitale a lungo termine 
  • Da Firenze al mondo: la rete internazionale d’arte “artlibraries.net” 
  • Oltre l’emergenza: una piattaforma per la filiera del libro 
  • SHARE family: un’iniziativa di condivisione internazionale 
  • Progetti digitali internazionali nell’ambito della gestione delle fotografie. 
  • Biblioteche pubbliche: modelli europei a confronto 
  • Segnali di digitale anche nelle biblioteche pubbliche italiane

Il programma completo è consultabile all’indirizzo www.convegnostelline.com/firenze