N.3 2022 - Biblioteche oggi | Aprile 2022

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Dei fioretti e buoni propositi

Claudia Bocciardi

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Che il diavolo mi porti! Mi sono vista, come in un sogno.

I sacchi di sabbia a formare un corridoio all’ingresso della biblio, un cavallo di Frisia davanti alla scrivania, l’elmetto e il simbolo gigante di una “B” cucito sul giubbotto antiproiettile. L’espressione feroce di Bruno con gli occhi socchiusi…

Se la sorte ci avrà concesso di non vedere le nostre amate raccolte librarie polverizzate dal famigerato “Martello di Stalin” o da un missile ipersonico, se Shigeo e Sadako rimarranno ancora dentro il loro libro, sullo scaffale, personaggi di carta destinati a vivere solo nella fantasia…, se… che fioretto saremmo disposti a fare?

Io, per esempio, quello di dedicarmi con maggiore attenzione al nostro catalogo. Mi sento in colpa. Le mille incombenze di una biblioteca di pubblica lettura e le attività di promozione che ripartono, spesso cozzano con il reperimento del giusto tempo da dedicare alla catalogazione.

(Quanto è vero! Vero?).

Sono lontani i tempi in cui ci si fissava e si discettava su un punto e virgola dell'ISBD, quando la soggettazione e la classificazione di un testo richiedevano concentrazione e speciale dedizione, e soprattutto: calma, tanta calma.

La cattura dei record bibliografici da SBN, se da un lato ha sveltito e facilitato enormemente il nostro lavoro, dall’altro ha finito per renderci meno affezionati a questo tipo di attività così propria della nostra professione. Solo la “creazione” di una nuova descrizione che ancora non esiste è in grado di rimetterci alla prova e di risvegliare il vecchio catalogatore che alberga in noi.

E lì son cavoli: se il nostro catalogo ha ottenuto dall’ICCU il formidabile “livello 90” che temibile responsabilità ci sentiamo sulle spalle! Se “creiamo” uno sfracello, lo vedono tutti. La figuraccia è dietro l’angolo.

Alle volte capita, soprattutto se nel bel mezzo di una catalogazione impegnativa l’applicativo SBN decide di espellervi con uno dei suoi messaggi criptici: il più temibile è il formidabile “errore di marshalling”, ma più spesso compare la scritta più scialla “il server remoto non è al momento disponibile”. Il che fa pensare che anche lui, il server, abbia una vita sua e mica sempre abbia voglia che voi gli rompiate le scatole. Magari è andato a farsi un giretto. Ci manca soltanto che compaia la faccina di Anonymous.

Sì, insomma, i nostri cataloghi meritano attenzione. Persino l’OPAC SBN si è rinnovato. Avete visto? Un restyling in piena regola, una grafica accattivante.

Mi riprometto dunque di ritagliarmi il giusto spazio per il nostro avito catalogo, l’ho visto nascere in Ms-DOS, quando il cursore verde occhieggiava sullo schermo nero e gli elementi della descrizione bibliografica erano rigidamente inseriti in binari luminosi. Quando tutto era molto essenziale, prima della grande rivoluzione di Windows. Infanzia e adolescenza del catalogo. Ora siamo nella fase della maturità e chissà quante trasformazioni ancora lo attendono e ci attendono. (Lo so, state mentalmente facendo i conti per capire quanti anni ho: sono matura quanto il catalogo).

Tornando “a bomba” (non mi linciate), la bella notizia di questi giorni, comunque, è che la NASA ha certificato l’esistenza dell’esopianeta numero 5mila. Ci sarebbero dunque cinquemila esopianeti, fuori dal nostro Sistema solare, dove potenzialmente potrebbero esistere le condizioni per la vita organica. Mi pare davvero una scoperta gravida di speranza. E poi, non si sa mai, magari sulla Stazione spaziale orbitante (che attualmente mi sembra il posto più sicuro) hanno bisogno anche di bibliotecari. Oppure ci sarebbe il metaverso…