N.3 2022 - Biblioteche oggi | Aprile 2022

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Marisa Santarsiero e la Bocconi 

I bibliotecari dell'università Bocconi

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Marisa inizia la sua collaborazione con la Biblioteca Bocconi agli inizi del 1995 come responsabile dell’Ufficio catalogazione; trascorrono solo pochi anni e, nel 1998, viene chiamata a ricoprire il ruolo di direttore della biblioteca. 

Da subito pone al centro della sua azione un processo di riorganizzazione generale, verificando le risorse e le prestazioni della biblioteca, i punti di forza e di debolezza e confrontandosi con altre realtà. Da qui l’arricchimento del catalogo in linea con il progetto di recupero del pregresso per il materiale acquisito dalla biblioteca dal 1980 al 1994, l’inventario dei fondi librari accumulati in magazzino (con il trasferimento al nuovo spazio deposito) e il monitoraggio della percentuale di incremento del patrimonio per la pianificazione a lungo termine.

Punto di forza è l’innovazione, con l’ampliamento e la messa in rete delle banche-dati, la sperimentazione e la diffusione dei periodici elettronici, lo sviluppo dei servizi per una miglior fruizione di spazi e collezioni, l’adeguamento tecnologico e digitale e una nuova concezione degli spazi per lo studio.

Il primo grosso intervento di Marisa è stato dotare la biblioteca di un sistema automatizzato di rilevazione degli accessi, che garantiva una maggiore e più immediata fruizione degli spazi. 

Seguiva subito dopo, come conseguenza naturale, una nuova articolazione degli orari di apertura che teneva conto dello svolgimento delle lezioni ed era attenta ai bisogni degli studenti fuori sede e alle richieste di servizi nelle fasce serali da parte dei docenti.

Questo ha portato a una pianificazione degli orari di apertura della biblioteca associata al calendario dell’anno accademico, che prevedeva estensioni di orario in coincidenza con sessioni d’esame, prove intermedie e preparazione di lavori finali e tesi; il tutto ha comportato anche una generale riorganizzazione delle turnazioni ed una definizione più accurata dei servizi al pubblico, distinti tra accoglienza, informazioni e prestito.

Marisa è sempre stata attenta alle sollecitazioni che provenivano dai docenti e soprattutto dagli studenti, sempre bisognosi di spazi adeguati dove poter svolgere le loro attività di studio e ricerca.  

Così nel 2008, con interventi che si sono perfezionati nel 2010 e nel 2013, sono state istituite innovative sale per i lavori di gruppo prenotabili a distanza, al fine di soddisfare l’esigenza degli studenti di spazi appartati ove fosse possibile la discussione e il confronto, distinti dagli spazi per lo studio individuale, che richiedono un rigoroso silenzio.  

L’incessante sviluppo delle tecnologie per i servizi bibliotecari e l’evoluzione serrata del mercato editoriale erano sfide che Marisa ha cominciato ad affrontare già a partire dal 1999, con la messa in rete di risorse elettroniche destinate ai docenti, primo intervento cui ne seguirono molti altri mirati alla costituzione di una “biblioteca elettronica” accanto a quella fisica.  

A quegli anni risale anche la riorganizzazione del Centro di documentazione europea (CDE) che lo ha portato a essere molto attivo sia a livello nazionale che internazionale, con un ruolo di coordinamento della rete italiana dei CDE e con iniziative rivolte anche al pubblico esterno in una prospettiva di Terza missione.

Al 2004 risalgono invece i primi seminari di formazione alla ricerca e all’utilizzo delle risorse elettroniche, voluti per supportare gli studenti e tenuti dai bibliotecari.

Nel 2005, dopo attenta analisi, la biblioteca passa a un nuovo sistema gestionale, capace di integrare e gestire tutti i flussi lavorativi; particolare attenzione viene data alla gestione e all’accesso da remoto delle risorse elettroniche con l’implementazione di un Discovery. 

Per rispondere alle esigenze di modalità didattiche in continua evoluzione, nel 2007 viene inaugurato il servizio Electronic Course Reserve, con cui la biblioteca mette a disposizione degli studenti capitoli di libri, articoli di riviste, case studies e altro materiale in formato digitale, nel rigoroso rispetto delle normative sul diritto d’autore e del copyright. 

A partire dal 2010 prende avvio il processo volto a riunire nella biblioteca centrale i fondi librari annessi a istituti e centri di ricerca, provvedendo a inserire a catalogo le loro raccolte e renderle disponibili all’intera comunità bocconiana.  

L’aumento quantitativo delle collezioni ha reso necessario dotarsi di strumenti per la loro puntuale gestione come, ad esempio, una mappatura delle collezioni e una riorganizzazione e armonizzazione dei depositi.

Alla risistemazione dei fondi librari è seguita negli ultimi anni l’opera di recupero degli Archivi storici della Bocconi come premessa imprescindibile per una loro adeguata valorizzazione: tutte le unità archivistiche sono state collocate in un deposito perfettamente adeguato a una corretta conservazione delle carte ed è stata avviata la descrizione dei fondi. 

Concludiamo con quello che vogliamo considerare il testamento professionale di Marisa, con le parole cioè con cui ha voluto descrivere la missione della nostra Biblioteca: 

La Biblioteca include bibliotecari, archivisti, esperti di nuove tecnologie per supportare studenti, docenti e ricercatori dell’Università Bocconi attraverso l’offerta della più ampia gamma di servizi e prestazioni, nella costante ricerca del miglioramento continuo della qualità e dell’eccellenza tecnica (Fausto Pagliari, a cura di Luigi Guatri e Marzio A. Romani, Milano, Università Bocconi, 2017, p. 90).

Molti di noi devono tanto a Marisa, in termini professionali ma non solo; vogliamo ricordarla per la grande passione che la animava e per l’instancabile energia che profondeva nel suo lavoro, ma anche per i momenti conviviali che mostravano il suo lato più allegro e spensierato e che vogliamo conservare come il ricordo più prezioso.