Riconoscersi parte di una storia
Biblioteca Diocesana “Carlo Maria Martini” Pescara; luca.mazzocchetti85@gmail.com
La riscoperta delle radici della professione del bibliotecario per disegnarne il futuro
Benedetto: “Si può fare storia dei bibliotecarî senza che sia anche una storia delle biblioteche?”. Anastasio: “No, naturalmente. Nulla però t’impedisce di sottolineare, in questa storia, l’aspetto ‘persona’; di parlare soprattutto delle persone, di come hanno inteso la loro professione, di come l’hanno praticata, delle cose in cui hanno creduto, di ciò che hanno amato, o disprezzato. Le biblioteche sono diverse anche a seconda di chi le abita”.
Luigi Crocetti, Noi e gli altri, in Le biblioteche di Luigi Crocetti. Saggi, recensioni, paperoles (1963-2007), Roma, Associazione italiana biblioteche, 2014, p. 55.
Abstract
Il contributo cerca di indagare, sulla base della recente pubblicazione di importanti saggi sull'identità e lo sviluppo della biblioteconomia, il valore della storia dei bibliotecari per la formazione professionale, proponendo elementi e criteri di connessione tra storia e contemporaneità, e la figura di Emanuele Casamassima come modello di connessione concreta tra passato e presente, sia dal punto di vista dei valori che dell'approccio alla professione.
English abstract
The contribution tries to investigate, on the basis of the recent publication of important essays on the identity and development of the librarianship, the value of the history of librarians for the professional training, proposing elements and criteria of connection between history and contemporaneity, and the figure of Emanuele Casamassima as a model of concrete connection between past and present, both from the point of view of values and approach to the profession.