N.1 2024 - Biblioteche oggi | Gennaio-Febbraio 2024

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L’assessore e la biblioteca

Romano Vecchiet

Già Dirigente del Servizio integrato Musei e Biblioteche del Comune di Udine; Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi”; vecchiet.romano@gmail.com

Un ricordo speciale del grande germanista italiano Luigi Reitani

Abstract

Luigi Reitani (Foggia 1957-Berlino 2021)1 è stato il più grande germanista italiano della sua generazione, ma ha avuto anche una significativa esperienza politico-amministrativa come assessore alla cultura e al turismo del Comune di Udine tra il 2008 e il 2013. Nell'articolo non si vogliono ricordare i suoi meriti di traduttore e di studioso (di enorme impegno è stata la sua traduzione dell'intera opera di Hölderlin, uscita in due volumi nei Meridiani Mondadori), quanto la sua attività di assessore comunale e di organizzatore culturale a diretto contatto con la Bibliotheca civica di Udine "Vincenzo Joppi". La sua attività, sia prima che durante la parentesi politica, fu caratterizzata da splendidi risultati che videro la Biblioteca civica spesso al centro delle attività culturali da lui promosse, come, ad esempio, in occasione delle importanti celebrazioni legate al quarantesimo anniversario della pubblicazione del saggio di Claudio Magris Il mito absburgico nella letteratura austriaca moderna nel 2003. Ma, rileggendo oggi tutta la sua attività, non si possono trascurare le ripetute difficoltà che Reitani ha incontrato in questo percorso: il ruolo della biblioteca e le conseguenti strategie di politica culturale sono state più volte messe in discussione dall'amministrazione comunale, limitando fortemente i progetti innovativi in questo campo.  Luigi Reitani, anche per questo, non ha voluto ripetere quell'esperienza politico-amministrativa e si è dedicato esclusivamente allo studio e alla ricerca letteraria in ambito accademico, cimentandosi anche nuovamente come abile organizzatore culturale come direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Berlino tra il 2015 e il 2019.

English abstract

Luigi Reitani (Foggia 1957-Berlin 2021)1 was the greatest Italian Germanist of his generation, but he also had a significant political-administrative experience as councillor for culture and tourism of the Comune di Udine between 2008 and 2013. In the article, we do not want to recall his merits as a translator and scholar (of enormous commitment was his translation of the entire work of Hölderlin, which came out in two volumes in the Mondadori Meridians), as much as his activity as a municipal councillor and cultural organizer in direct contact with the Bibliotheca civica di Udine “Vincenzo Joppi”. His activity, both before and during his political interlude, was characterized by splendid results that saw the city Library often at the center of the cultural activities he promoted, as, for example, during the important celebrations linked to the fortieth anniversary of the publication of Claudio Magris’s essay Il mito absburgico nella letteratura austriaca moderna in 2003. But, rereading today his whole activity, we cannot overlook the repeated difficulties Reitani encountered along this path: the role of the library and the resulting cultural policy strategies were repeatedly called into question by the city council, severely limiting innovative projects in this field. Luigi Reitani, partly because of this, did not want to repeat that political-administrative experience and devoted himself exclusively to study and literary research in academia, also trying himself again as a savvy cultural organizer as director of the Italian Cultural Institute in Berlin between 2015 and 2019.

1 Tra gli innumerevoli necrologi usciti nelle pagine culturali della stampa italiana all’indomani della sua morte per Covid, ricordo uno dei più autorevoli: Giulio Busi, Addio, caro Luigi germanista nostro, “Il Sole 24 ore”, 7 novembre 2021, p. IV.

DOI: 10.3302/0392-8586-202401-044-1