Le biblioteche scolastiche sono la parte più debole del sistema bibliotecario italiano. Non esistono come istituzioni; allo stesso modo, non ci sono professionisti che le gestiscano. La maggior parte delle biblioteche scolastiche ha collezioni scarse o obsolete, orari di apertura limitati e personale non qualificato. Le poche biblioteche scolastiche attive sono gestite da presidi illuminati e operate da volontari; nel 1999 e nel 2000, due progetti a tempo determinato ne hanno finanziato la promozione e lo sviluppo. I fattori che ostacolano lo sviluppo delle biblioteche scolastiche sono: l'assenza di un riconoscimento istituzionale delle biblioteche scolastiche e delle figure professionali che dovrebbero occuparsene; l'assenza di un budget stabile; la mancata percezione del ruolo educativo della biblioteca da parte degli insegnanti stessi, tanto meno nei programmi di studio. Un disegno di legge in corso, un nuovo progetto volto a sovvenzionare nel tempo le biblioteche scolastiche innovative e un piano per una formazione più completa degli insegnanti potrebbero produrre qualche cambiamento.