La Biblioteca Luigi De Gregori del MIUR
Biblioteca Luigi De Gregori; vincenza.iossa@istruzione.it
“Fontane, non serbatoi”: le parole di un grande bibliotecario che ne fu a capo orientano ancora oggi il ruolo di un’istituzione storica che si rinnova
Abstract
L’apertura di collezioni di libri rari e la digitalizzazione di testimoni unici della storia del sistema educativo italiano mirano a rendere reale l’accesso aperto al suo patrimonio. Ricercare e coinvolgere la sua comunità, costruire e comunicare una nuova visione ci consentirà non solo di sopravvivere al “nuovo reale” post Covid-19, ma anche di agire nella vita sociale italiana. “Fontane, non vasche”: queste parole di Luigi De Gregori, primo direttore della Biblioteca del Ministero dell'Istruzione a Roma, sono diventate il programma di lavoro e la nuova vita di questa Biblioteca. Ciò accadde durante la Seconda Guerra Mondiale quando a Luigi De Gregori fu chiesto di ideare e governare il piano per proteggere le biblioteche dai bombardamenti e dalle distruzioni. Potrebbe succedere di nuovo adesso.
English abstract
Opening rare books collections and digitalizing unique witnesses of Italian education system’s history aim to make real the open access to its heritage. Searching and engaging its community, building and communicating a new vision will enable us not only to survive to the “new real” post Covid-19, but also to act in the Italian social life. “Fountains, not tanks”: these words of Luigi De Gregori, first director of the Library of the Ministry of Education in Rome, became the working program and the new life of this Library. It happened during the Second world war when Luigi De Gregori was asked to create and govern the plan to protect libraries from bombing and distruction. It may happen again now.
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