N.5 2024 - Biblioteche oggi | Luglio-Agosto 2024

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Cura dei dati, gestione della qualità, riutilizzo dei dati e interoperabilità

Fabio Cusimano

Veneranda Biblioteca Ambrosiana; fcusimano@ambrosiana.it Responsabile della Catalogazione e del Digital Asset Management (D.A.M.) presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana (Milano); Research Affiliate presso il Navari Family Center for Digital Scholarship (CDS), Hesburgh Library, University of Notre Dame (IN, USA); Visiting Fellow presso il Digital Humanities Advanced Research Centre (/DH.arc), Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica, Alma Mater Studiorum Università di Bologna; cultore della materia presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà, Alma Mater Studiorum Università di Bologna.

I quattro punti cardinali per realizzare un’effettiva strategia di conservazione digitale

Il presente contributo prende spunto da quanto presentato dall’autore in qualità di invited speaker all’IFLA Midterm Meeting of the IFLA Sections Environment, Sustainability and Libraries (ENSULIB), Library Theory and Research (LIBTHEORY), Preservation and Conservation (PRESCONS), School Libraries (SCHOOL), and SIGs Library History (LIBHIST) with Religions: Libraries and Dialogue (RELINDIAL), in particolare nell’ambito della conferenza dal titolo Digital Preservation Sustainable Future che si è svolta in data 22/03/2024 presso la Biblioteca Apostolica Vaticana.

Abstract

La digitalizzazione delle collezioni storiche rappresenta una preziosa opportunità per le biblioteche di conservazione, che possono così ampliare il loro ruolo istituzionale di “custodi della memoria”. In effetti, questa funzione radicata nella tradizione si sta ora estendendo al regno digitale, dove l'interoperabilità offre un'ulteriore via per l'attuazione di una strategia concreta di conservazione del patrimonio culturale attraverso la conservazione sia degli esemplari analogici che delle loro controparti digitali. In questo contesto, la figura ibrida del curatore di dati/bibliotecario digitale emerge come figura cardine, con il compito di agire all'interno della biblioteca basando le proprie attività sui seguenti pilastri multidisciplinari: progettazione e acquisizione dei dati; archiviazione e gestione dei dati; analisi e visualizzazione dei dati; scoperta e consumo dei dati. Di conseguenza, il curatore di dati si impegna in attività multidisciplinari a livelli diversi e complementari. La progettazione di un intervento di digitalizzazione richiede la considerazione della qualità dei dati, il riutilizzo dei dati ereditati da precedenti progetti di digitalizzazione e la preparazione di un piano scalabile per il futuro riutilizzo dei nuovi dati prodotti nel presente. Queste attività complementari sono considerate le pietre miliari di una strategia completa di conservazione digitale.

English abstract

The digitization of historical collections represents a valuable opportunity for preservation libraries, which can thereby expand their institutional role as “memory keepers”. Indeed, this tradition-rooted function is now extending into the digital realm, where interoperability offers yet another avenue for implementing a concrete strategy of preserving cultural heritage through the preservation of both analog specimens and their digital counterparts. In this context, the hybrid figure of the data curator/digital librarian emerges as a pivotal figure, tasked with acting within the library by basing his or her activities on the following multidisciplinary pillars: data design and acquisition; data storage and management; data analysis and visualization; and data discovery and consumption. Consequently, the data curator engages in multidisciplinary activities at different and complementary levels. The design of a digitization intervention necessitates consideration of data quality, the reuse of legacy data from previous digitization projects, and the preparation of a scalable plan for the future reuse of new data produced in the present. These complementary activities are considered the cornerstones of a comprehensive digital preservation strategy.

DOI: 10.3302/0392-8586-202405-015-1