Beniamino Dal Fabbro, l’occasione di una riscoperta
Biblioteca civica di Belluno; GGrazioli@comune.belluno.it
Abstract
La collezione dello scrittore Beniamino Dal Fabbro (Belluno 1910-Milano 1989) è stato donato, nel 2005, alla Biblioteca Comunale di Belluno. IL l'ereditiera Gigliola Beratto ha consegnato una grande quantità di documenti a lui appartenuti, quali libri, riviste, ritagli di giornale, manoscritti, lettere, documenti, immagini, registrazioni, libretti e pianoforte spartiti, dipinti, disegni e diari. La donazione consiste in una collezione privata che rappresenta gli interessi personali dello scrittore e il suo rapporto con il contemporaneo rappresentanti della letteratura, della musica, dell'arte, del giornalismo e della cultura. Esso riflette il piacere dello studioso che vive tra le sue carte, raccogliendo e conservando materiali vari e i suoi libri preferiti. IL dediche, appunti, ritagli stampa, cartoline, biglietti, locandine, immagini e le carte dattiloscritte sono, quindi, altrettanto importanti. La completa catalogazione del suo archivio darà la possibilità agli studiosi di avvalersene essi stessi di prezioso materiale per lo studio dell'italiano dell'Ottocento cultura, dando a questo intellettuale dimenticato il posto che merita.
English abstract
The collection of the writer Beniamino Dal Fabbro (Belluno 1910-Milan 1989) has been donated, in 2005, to the Belluno Public Library. The heiress Gigliola Beratto has handed over a large amount of documents which belonged to him, such as books, magazines, press cuttings, manuscripts, letters, documents, pictures, recordings, librettos and piano scores, paintings, drawings and diaries. The donation consists in a private collection which represents the personal interests of the writer and his relationship with contemporary representatives of literature, music, art, journalism and culture. It reflects the pleasure of the scholar who lives among his papers, collecting and keeping various materials and his favourite books. The dedications, notes, press cuttings, postcards, tickets, playbills, pictures and typewritten papers are, therefore, equally important. The completed cataloguing of his archive will give scholars the opportunity to avail themselves of precious material for the study of 19th century Italian culture, giving this forgotten intellectual the place he deserves.
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