N.8 2013 - Biblioteche oggi | Ottobre 2013

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Leggere o non leggere (gli pseudobiblia)

Michele Santoro

Area sistemi dipartimentali e documentali Università di Bologna, michele.santoro@unibo.it

Abstract

Il tema degli pseudobiblia - cioè dei libri immaginari - viene qui analizzato in dettaglio. Innanzitutto, vengono proposte alcune definizioni e classificazioni di questo tema, per mostrare i diversi contesti in cui gli pseudobiblia sono presenti. Poi, l'argomento viene esaminato sia nella mitologia che nella tradizione leggendaria, dall'Antichità egizia e classica attraverso il Medioevo fino all'Età moderna e contemporanea. Si discute anche dell'uso dei libri di fantasia nella letteratura fantastica, soprattutto in relazione all'opera di H. P. Lovecraft, ricordato come il creatore del più famoso pseudobiblion, il Necronomicon. Un altro capitolo è dedicato ai cataloghi e alle bibliografie di libri immaginari, una peculiarità che arriva direttamente dal XVI secolo ai giorni nostri. Infine, ampie sezioni sono dedicate all'uso degli pseudobiblia nella letteratura moderna e contemporanea e, in particolare, in autori come Cervantes, Sterne, Dossi, O'Brien, Ruiz Zafòn, Perec, Byatt, Nabokov, Lem, Bolaño. Inoltre, un'attenzione particolare è riservata a Jorge Luis Borges e ad alcuni suoi racconti, considerati un'elaborazione fondamentale e personale del tema.

English abstract

The subject of pseudobiblia – that is imaginary books – is here analyzed in details. First of all, some definitions and classifications of this theme are proposed in order to show the different contexts in which pseudobiblia are present. Then, the topic is examined both in mythology and in legendary tradition, from the Egyptian and Classical Antiquity through the Middle Age to the Modern and Contemporary Times. The use of fictional books in fantastic literature is also discussed, especially in relation to the work of H. P. Lovecraft, remembered as the creator of the most famous pseudobiblion, the Necronomicon. Another chapter is devoted to the catalogs and the bibliographies of imaginary books, a peculiarity that comes directly from the sixteenth century to the present days. Finally, large sections are dedicated to the use of pseudobiblia in modern and contemporary literature and, particularly, in authors such as Cervantes, Sterne, Dossi, O’Brien, Ruiz Zafòn, Perec, Byatt, Nabokov, Lem, Bolaño. Moreover, a special attention is given to Jorge Luis Borges and to some of his tales, considered a fondamental and personal elaboration of the subject.

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