N.8 2015 - Biblioteche oggi | Novembre 2015

Navigazione dei contenuti del fascicolo

L’e-lending bibliotecario: alcune note introduttive

Gino Roncaglia

Università della Tuscia, gino.roncaglia@gmail.com

Abstract

Il documento offre un'introduzione a questo numero di "Biblioteche oggi" e al tema del prestito digitale. Secondo la definizione di prestito digitale contenuta nell'IFLA e-lending background paper 2014, il prestito digitale è da intendersi come "la fornitura temporanea di un eBook da parte di una biblioteca a un utente registrato per l'uso fuori dai locali della biblioteca e in biblioteca se l'utente lo desidera". Sebbene la definizione dell'IFLA menzioni solo gli e-book, sembra necessario estenderla ad altri tipi di contenuti digitali, come la musica o i video. Il concetto di "fornitura temporanea" merita un'attenta considerazione, poiché la "fornitura temporanea" di un contenuto digitale può essere ottenuta in modi diversi: come semplice download di un file di contenuto (eventualmente criptato), o attraverso lo streaming di contenuti all'interno di una piattaforma di lettura. Poiché in entrambi i casi è possibile adottare diversi modelli di prestito, il panorama del prestito digitale è in realtà piuttosto complesso. Il prestito digitale è solitamente un'alternativa all'acquisto del contenuto digitale: pertanto, una caratteristica necessaria del prestito digitale sembra essere l'esistenza di alcune limitazioni alla libertà del lettore. Il carattere "temporaneo" del prestito è ovviamente una (e la più importante) di tali limitazioni, ma potrebbe non essere l'unica, soprattutto in un contesto in cui una possibile alternativa al prestito digitale è costituita dai servizi commerciali in abbonamento. Il rapporto tra il prestito digitale offerto dalle biblioteche e i servizi commerciali in abbonamento è di particolare rilevanza e probabilmente costituirà un argomento molto discusso e delicato per le biblioteche in futuro.

English abstract

The paper offers an introduction to this issue of “Biblioteche oggi” and to the subject of digital lending. According to the definition of digital lending included in the IFLA e-lending background paper 2014, digital lending is to be seen as “the temporary provision of an eBook by a library to a registered user for use away from the library premises and in the library should the user wish”. Although the IFLA definition only mentions e-books, it seems necessary to extend it to other kinds of digital content, such as music or video. The concept of “temporary provision” deserves a careful consideration, since the “temporary provision” of a digital content can be achieved in different ways: as simple download of a (possibly encrypted) content file, or through content streaming within a reading platform. Since in both cases it is possible to adopt different lending models, the landscape of digital lending is actually quite complex. Digital lending is usually an alternative to buying the digital content: therefore, a necessary feature of digital lending seems to be the existence of some limitations to the reader’s freedom. The “temporary” character of the lending is obviously itself one (and the most important) of such limitations, but it might not be the only one, especially in a context in which a possible alternative to digital lending is constituted by commercial subscription services. The relationship between digital lending as offered by libraries and commercial subscription services is of special relevance, and will probably constitute a highly debated and sensitive topic for libraries in the future. 

Per consultare l'articolo completo in formato pdf clicca qui.