N.1 2019 - Biblioteche oggi | Gennaio-Febbraio 2019

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“Controvento”. La lettura si fa percorso ri-educativo

Stefania Murari, Laura Vinci

Istituzione Biblioteche di Roma Capitale; Servizio Biblioteche in carcere; s.murari@bibliotechediroma.it; l.vinci@bibliotechediroma.it

Elena Zizioli

Università Roma Tre; Dipartimento Scienze della Formazione; elena.zizioli@uniroma3.it

Abstract

In questo articolo i tre autori riportano i risultati di uno studio esplorativo condotto presso l’Istituto penitenziario femminile di Rebibbia. Lo studio ha utilizzato libri silenziosi (cioè libri illustrati senza parole) durante gli incontri dei gruppi di lettura con due obiettivi principali: (1) aumentare la lettura tra i detenuti, soprattutto tra i detenuti con un basso livello di alfabetizzazione; e (2) rendere la sala di lettura uno spazio condiviso dove costruire una comunità e favorire un senso di controllo sulla propria vita nei detenuti.

English abstract

In this article the three authors report the results of an exploratory study conducted at the Rebibbia Women’s Penitentiary Institute. The study used silent books (i.e., wordless picture books) during reading group meetings with two major aims: (1) to increase reading among inmates, especially among lower-literacy prisoners; and (2) to make the reading room a shared space where to build a community and to foster a sense of control over one’s own lifes in prisoners.

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