Se trent'anni vi sembrano pochi...
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Il Convegno delle Stelline celebra nel 2025 il trentesimo anniversario. Una data importante per la comunità professionale dei bibliotecari di cui ha accompagnato la crescita divenendo il più importante appuntamento del settore. Negli anni si è di fatto caratterizzato come l’evento che in Italia ha saputo più di ogni altro intercettare le nuove tendenze con attenzione particolare a ciò che di innovativo proveniva dal contesto internazionale.
Per questa ragione si è voluto che un’occasione importante come il trentennale si focalizzasse su quello che ci sembra essere un tema particolarmente avvertito e cruciale come quello della interdisciplinarità.
L’apertura ad altre discipline rappresenta infatti la nuova frontiera su cui sono chiamate a misurarsi le biblioteche, superando i tradizionali recinti disciplinari per arricchire la loro progettualità grazie ad altre competenze, suggestioni e confronti.
Quattro saranno le sessioni principali, di valore scientifico e profilo internazionale, che si svolgeranno a Palazzo Lombardia nelle due giornate.
Di particolare importanza la sessione inaugurale, che si terrà la mattina di mercoledì 12 marzo. Dopo gli indirizzi di saluto delle autorità, è prevista la prolusione del filosofo delle scienze cognitive Roberto Casati, direttore di ricerca del Centre National de la Recherche Scientifique all’Institut Nicod, École Normale Supérieure di Parigi, il quale si soffermerà su come stia prevalendo nella società moderna la tendenza verso una visione interdisciplinare e transdisciplinare nella ricerca scientifica, nella cultura e nei processi formativi, educativi, organizzativi, uno scenario con il quale le biblioteche sono tenute a confrontarsi per rinnovare il proprio ruolo. Nella stessa sessione esperti di primo piano che più hanno approfondito il tema della transizione verso una dimensione interdisciplinare della biblioteca e della biblioteconomia discuteranno le ragioni e i caratteri di questa evoluzione con particolare riferimento alla realtà italiana, mentre Marie Østergård, co-creatrice del Next Library Festival e direttrice della celebre biblioteca Dokk1 di Aarhus, dimostrerà con esempi concreti e casi di studio come la dimensione interdisciplinare stia diventando una tendenza sempre più radicata nelle biblioteche a livello internazionale.
Ospite d’onore della sessione sarà Melania Mazzucco, una delle scrittrici più affermate nel panorama italiano. Nel pomeriggio, la seconda delle sessioni principali – aperta da Mikkel Christoffersen, COO Danish Library Association – si interrogherà se interdisciplinarità vada intesa per le biblioteche come acquisizione di “altre” competenze o come capacità di interagire con “altre” professioni, superando la logica dei silos che non comunicano. La sessione approfondirà quindi alcune fra le strategie più efficaci da adottare da parte delle biblioteche in un’ottica interdisciplinare facendo emergere le possibili connessioni e contaminazioni che si possono proficuamente sviluppare tra biblioteche e specifici settori della ricerca scientifica, del welfare, delle tecnologie, senza trascurare come il digitale possa favorire nuove relazioni e integrazioni tra biblioteche, archivi e musei.
La seconda giornata sarà aperta da una sessione che vedrà accademici e bibliotecari confrontarsi sul ruolo della biblioteconomia oggi nella ricerca di un riposizionamento di questa disciplina, da sempre punto di riferimento per i bibliotecari, e di una sua apertura nei confronti di altre discipline. Il che creerà le condizioni, specularmente, per un approfondimento dedicato alla formazione del bibliotecario: cosa significa formare un nuovo bibliotecario in un’ottica transdisciplinare? Quale la sua formazione di base e quali i suoi percorsi di aggiornamento?
Parte integrante di questa sessione un incontro nel pomeriggio che esporrà i risultati di un gruppo di lavoro impegnato nella ridefinizione dei profili professionali dei bibliotecari in un’ottica transdisciplinare. Sulla scia dei buoni esiti della sessione dedicata ai “numeri” nell’ultima edizione (nel 2024 sono state le cifre della lettura, tema di quel convegno) è prevista anche nel 2025 una sessione dedicata ai numeri del digitale nelle biblioteche e alla loro misurazione.
Esperti di statistica (ISTAT) e di associazioni di categoria (AIE), docenti universitari, operatori del settore riporteranno i risultati di indagini sul campo e accurati rapporti annuali, con particolare attenzione alle metodologie messe in campo per la “misurazione” dei numeri del digitale a livello internazionale.
Anche nel 2025 il programma prevede come fattore qualificante la formula partecipativa sperimentata con successo nel 2023-24, basata su sessioni parallele, workshop, laboratori, frutto di un processo di co-progettazione che vede bibliotecari di diversa provenienza confrontarsi attraverso tavoli di lavoro avviati mesi prima. Sulla base di questa esperienza sono stati attivati da alcuni mesi tavoli che daranno vita ad agili sessioni parallele lungo le due giornate. In particolare segnaliamo le seguenti sessioni:
1. Transdisciplinarità e collezioni delle biblioteche: analisi e ricerche applicate
2. Intersezioni AI: biblioteche e discipline diverse, in dialogo. Esplorando nuovi scenari collaborativi grazie all’intelligenza artificiale
3. Bibliotecari oltre. Attitudine alla transdisciplinarità e competenze collettive
4. Promuovere l’Open Access: una sfida per le biblioteche nell’era dell’interdisciplinarità
5. Biblioteche e rigenerazione urbana
6. Mettere le persone al centro delle biblioteche digitali: un percorso basato sull’interazione
7. Indisciplinati, un gioco da ragazzi!
8. Il bibliotecario come educatore
9. Biblioteche e linguaggi audio visuali.
Sulla scorta del successo dell’ultima edizione, sarà riproposta, ampliandola, l’esperienza dell’allestimento in Piazza Città di Lombardia di una “biblioteca ideale” dove sarà possibile realizzare workshop, incontri, presentazioni, dibattiti e altri momenti di socializzazione, oltre a prendere visione di un’ampia gamma di soluzioni di arredo e servizi.
Va infine segnalata un’iniziativa di carattere internazionale che anticiperà di un giorno l’inizio del Convegno delle Stelline. Martedì 11 marzo infatti si terrà sulla Terrazza Belvedere di Palazzo Lombardia il seminario “Waiting for Next Library 2025” che ha lo scopo di promuovere presso la comunità professionale dei bibliotecari italiani la partecipazione al Next Library Festival, contribuendo a fidelizzarla rispetto al circuito internazionale scandito dai due importanti eventi, ad anni alterni, di Next Library e Occupy Library. Per l’occasione verrà presentata una rassegna di idee e case history proposte da biblioteche italiane, di cui quella valutata migliore potrà partecipare alla prossima edizione di Next Library a spese dell’Associazione Biblioteche oggi APS.
Per conoscere il programma completo, per iscriversi e per altre informazioni utili consultare il sito: www.convegnostelline.it/.