N.3 2014 - Biblioteche oggi | Aprile 2014

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D’Annunzio, l’“estremo dei bibliomanti”

Maria Gioia Tavoni

CERB, Centro di ricerca in Bibliografia; Università di Bologna

Il singolare rapporto del poeta con i libri e l’editoria contemporanea

Abstract

La passione per i libri del poeta italiano Gabriele D'Annunzio gli ha fatto sentire il soprannome di "libratore definitivo". Ben noto all'inizio del secolo scorso per la sua poetica abbondante e la prosa decadente (ma anche per il suo coinvolgimento nella politica italiana), per tutta la vita D'Annunzio raccolse e curò i suoi libri, mostrando l'inclinazione di un autentico bibliofilo. Questo articolo è un riepilogo della sua attività di “bookmancer definitivo”.

English abstract

Italian poet Gabriele D’Annunzio’s passion for books made him ear the nickname “ultimate bookmancer”. Well known at the beginning of last century for his orotund poetic and decadent prose (and also for his involvement in Italy’s politics), throughout all his life D’Annunzio collected and cared about his books, showing the inclination of an authentic bibliophile. This article is a recap of his activity as the “ultimate bookmancer”.

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