La biblioteca riflessa
Università degli studi di Torino, maria.pagano@edu.unito.it
Università degli studi di Torino, maurizio.vivarelli@unito.it
Abstract
Il contributo propone i primi risultati emersi da un'indagine in corso, di cui si rinvia all'analisi identità e dello spazio Biblioteca delle Oblate di Firenze, Ginestra Fabbrica della conoscenza di Montevarchi, e MMAB Museo Archivio Biblioteca di Montelupo Fiorentino. La ricerca si inserisce nel contesto del dibattito sull’identità della biblioteca pubblica contemporanea, e aspira a far luce sui cambiamenti che stanno caratterizzando la morfologia concettuale, architettonica, organizzativa. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo definito una metodologia olistica, che si propone di integrare, in un'analisi integrata e coesa, i dati riferiti ai diversi fenomeni che sono collocati nello spazio della biblioteca, e che sono espressioni sia di “servizi” classici, sia di antropologia esperienze genericamente considerate solo da un punto di vista impressionistico. Qui vengono presentati i risultati, ancora frammentari e incompleti, dell'osservazione dell'uso dello spazio nella Ginestra Fabbrica della conoscenza, e alcuni elementi che emergono dalle risposte ad un questionario somministrato agli utenti.
English abstract
The paper proposes the first results emerged from an ongoing investigation, which is referred to the analysis of identity and of space Biblioteca delle Oblate in Florence, Ginestra Fabbrica della conoscenza in Montevarchi, and MMAB Museo Archivio Biblioteca in Montelupo Fiorentino. The research is placed in the context of the debate about the identity of contemporary public library, and aspires to shed light on changes that are characterizing its conceptual, architectural, organizational morphology. To achieve this goal we have defined a holistic methodology, which aims to integrate, into an integrated and cohesive analysis, the data referring to the various phenomena that are located in the space of the library, and that are both expressions of classical “services”, both of anthropological experiences generically considered only from an impressionistic point of view. Here are presented the results, still fragmentary and incomplete, of the observation of the use of space in Ginestra Fabbrica della conoscenza, and some elements that emerge from the answers to a questionnaire given to the users.
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