L'articolo ripercorre diverse fasi e aspetti del lavoro che i bibliotecari milanesi svolgono quotidianamente nei confronti della popolazione detenuta per creare occasioni di permeabilità tra interno ed esterno che aiutino a superare muri e pregiudizi. Scritto a più mani su impulso della collega brasiliana Edilenice Passos, questo articolo contiene un'introduzione alla realtà delle carceri milanesi, un focus sull'esperienza di San Vittore e si conclude con la narrazione di un progetto che vede la comunicazione e lo scambio di gruppi di lettura dentro e fuori questi luoghi di detenzione. Contiene inoltre la sintesi di un modello sperimentato a San Vittore attraverso il quale - grazie a una convenzione che costruisce una rete di alleanze tra i diversi soggetti che operano in carcere - si mettono a sistema risorse e competenze orientate a costruire un servizio bibliotecario adeguato alle esigenze dei detenuti.