L’OPAC collaborativo, tra folksonomia e socialità
Milano yukali@tin.it
Abstract
Molte biblioteche, sfidate dalla "generazione Google" di utenti, desiderano imitare lo stile e la semplicità di Google stesso, o la facilità d'uso dei social network come Facebook. Nel cosiddetto ambiente Web 2.0, alcuni autori propongono di utilizzare la catalogazione sociale per arricchire l'OPAC della biblioteca. Questo saggio discute le problematiche legate a questa possibile evoluzione, descrivendo un Sistema Bibliotecario Integrato recentemente lanciato sul mercato, analizzando i diversi strumenti di catalogazione sociale e la conversazione come definita da David Lankes, ed esaminando le prime interazioni tra cataloghi e social network. Le conclusioni sono che il concetto di OPAC deve evolvere verso il modello di OPAC collaborativo, ma ogni passo di questa transizione deve essere attentamente pianificato e valutato a fondo.
English abstract
Many libraries, challenged by the “Google generation” of users, wish to imitate the style and the simplicity of Google itself, or the user-friendliness of the social net- works like Facebook. In the so-called Web 2.0 environment, some authors are proposing to use social cataloguing to enrich the library’s OPAC. This essay discusses the issues related to this possible evolution, describing an Integrated Library System that has recently been launched on the market, analysing the different social cataloguing tools and the conversation as defined by David Lankes, and examining the first interactions between catalogues and social networks. The conclusions are that the OPAC’s concept must evolve toward the model of a Collaborative OPAC, but every step of this transition must be carefully planned and thoroughly evaluated.
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