N.6 2019 - Biblioteche oggi | Settembre 2019

Navigazione dei contenuti del fascicolo

Leggere la biblioteconomia di Ettore Fabietti

Maurizio Vivarelli

Dipartimento di Studi storici, Università di Torino; maurizio.vivarelli@unito.it

A proposito del libro di Giovanni Di Domenico Organismo che cresce: la biblioteca nell’opera di Ettore Fabietti

Abstract

Il contributo propone alcune considerazioni a partire dal libro di Giovanni Di Domenico Organismo che cresce: la biblioteca nell'opera di Ettore Fabietti, Roma, Associazione italiana biblioteche, 2019, incentrate sulla personalità intellettuale dell'“apostolo” delle biblioteche popolari, secondo l'espressione coniata da Giuseppe Prezzolini. In questo senso si è proceduto all'elaborazione di un testo che in parte costituisce una tradizionale “recensione”, in parte sviluppa alcune implicazioni legate ai contenuti esaminati in questa importante pubblicazione. Il libro di Di Domenico è significativo soprattutto per il suo oggetto, Ettore Fabietti, e per il suo ruolo nell'esperienza delle biblioteche popolari, uno dei due corni del problematico “dualismo” che caratterizza, secondo Paolo Traniello, il profilo complessivo della storia delle biblioteche italiane. Inoltre, l'opera, nell'ambito di un'attenta “rilettura”, cerca di esplicitare alcune analogie tra il pensiero di Fabietti e quello di Ranganathan, in un dialogo serrato che correla due prospettive di riflessione molto diverse, e comunque altamente rappresentative. , della biblioteconomia coeva.

English abstract

The contribution proposes some considerations based on the book by Giovanni Di Domenico Organismo che cresce: la biblioteca nell’opera di Ettore Fabietti, Roma, Associazione italiana biblioteche, 2019, centered on the intellectual personality of the “apostle” of popular libraries, according to the expression coined by Giuseppe Prezzolini. In this sense we proceeded with the development of a text that is partly a traditional “review”, and partly develops some implications related to the contents examined in this important publication. Di Domenico’s book is significant above all for its object, Ettore Fabietti, and for his role in the experience of popular libraries, one of the two horns of the problematic “dualism” that characterizes, according to Paolo Traniello, the overall profile of the history of Italian libraries. Furthermore, the work, in the context of a careful “re-reading”, tries to make explicit some analogies between Fabietti’s and Ranganathan’s thought, in a tight dialogue that correlates two perspectives of reflection that are very different, and in any case highly representative, of coeval library science.

Per consultare l'articolo completo in formato pdf clicca qui