N.6 2013 - Biblioteche oggi | Luglio-Agosto 2013

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La biblioteca e l’architettura, una non doppiabile duplicità

Alfredo Giovanni Broletti

Architetto e dottore di ricerca in scienze bibliografiche; broletti@tin.it

Abstract

Questo articolo propone una riflessione a partire dal duplice significato che lega biblioteca e architettura attraverso una sorta di viaggio alla ricerca del concetto di verità. In Bibliografia la verità nasce con la lettura del testo, mentre in Architettura prende forma da una connessione tra insieme di regole e una dura armonia richiesta dalle esigenze funzionali. L'idea citata sulla codificazione bibliotecaria, contiene una forma tipica, la cosiddetta peculiarità, e formula la teoria secondo la quale, attraverso la mediazione della lettura, i segni perdono il loro valore di raffigurazione (per diventare esperienza). Per questo anche i dieci principi di Faulkner-Brown sembrano attuali; ad esempio durante la definizione poco chiara di extendible, specifica un doppio valore: uno reale ed uno virtuale.

English abstract

This article suggests a reflection starting from the twin meaning that binds together library and architecture through a kind of journey in search of the concept of truth. In Bibliography, truth arises with text reading, whereas in Architecture it takes shape by a connection between body of rules and a hard harmony as required by functional needs. The quoted idea about library codification, contains a typical shape, so-called peculiarity and it set down the theory according to whom, through mediation of reading, signs lose their value of depiction (so to become experience). For this reason the Faulkner-Brown’s ten principles seem to be up-to-date too; for example during the unclear definition of extendible, it specifies a double value: a real one and a virtual one.

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