La conoscenza come "bene comune" e il valore giuridico della persona umana

Raffaella Messinetti

Abstract


Il saggio affronta il problema della ridefinizione della categoria dei “beni comuni” partendo dall’allargamento della sfera teoretica dovuta alla duplice e reciproca influenza del diritto sul web e del web sul diritto. Da questo punto di partenza, appare necessario anche decostruire il consueto paradigma che lega i beni comuni al valore della persona, vale a dire criticare il principio proprietario come perno orientativo della società. Ne deriva una complessa operazione di riscrittura del rapporto pubblico/privato che ha come diretta implicazione la ridefinizione dei compiti del diritto privato, non più concepito come dispositivo neutrale di salvaguardia dei rapporti economici, ma come meccanismo di protezione del valore della persona e di affermazione della sua dignità. Emerge così anche il vero significato da attribuire all’espressione “eguaglianza digitale” che coniuga la possibilità di accesso al web con il carattere necessariamente “comune” della produzione culturale: attività dove la logica dell’appropriazione e dello scambio cedono il passo o devono cedere il passo ad un modello aggregativo solidale regolato ed orientato da obiettivi di eguaglianza e dignità delineati dallo Stato costituzionale.

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DOI: http://dx.doi.org/10.3302/2421-3810-201501-046-1

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ISSN 2421-3810