Il controllo bibliografico nell’era digitale: identificatori, metadati, punti d’accesso e rispetto del contesto culturale e linguistico

Mauro Guerrini

Abstract


L’articolo riprende e sviluppa la relazione inaugurale tenuta dall’autore all’International Conference Bibliographic Control in the Digital Ecosystem (Firenze, 8-12 febbraio 2021). L’idea del controllo bibliografico universale è presente da secoli nella storia della catalogazione e si basa sull’ideale umanistico della condivisione della conoscenza registrata prodotta in ogni parte del mondo. Nell’era contemporanea, l’IFLA ha svolto un ruolo centrale nell’universal bibliographic control (UBC), stimolando le agenzie bibliografiche nazionali e altre istituzioni a promuovere standard e collaborazioni che andassero oltre l’ambito nazionale, per arrivare a un controllo bibliografico multicentrico e ancor più cooperativo che in passato. La tradizione della catalogazione cresce e si arricchisce, inoltre, nel dialogo con diverse comunità e gruppi di utenti. Il libero riutilizzo dei dati può avvenire in contesti molto diversi da quelli originari, moltiplicando per tutti le opportunità d’accesso universale e la produzione di nuova conoscenza: l’UBC, pertanto, deve oggi guardare all’interoperabilità e alla flessibilità nel dialogo con le varie comunità di stakeholder e con le istituzioni della memoria registrata.

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DOI: http://dx.doi.org/10.3302/2421-3810-202101-092-1

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ISSN 2421-3810