D'Annunzio, l'"estremo dei bibliomanti"

Maria Gioia Tavoni

Abstract


La passione del poeta italiano Gabriele D’Annunzio gli fece guadagnare l’appellativo di “estremo dei bibliomanti”. Molto famoso agli inizi del secolo scorso per la sua poetica roboante e la sua prosa decadente (e per il suo coinvolgimento nelle questione politiche dell’Italia), D’Annunzio collezionò e si prese cura dei suoi libri per tutta la vita, mostrando un’inclinazione degna di un vero bibliofilo. Questo articolo è un riassunto della sua attività come “estremo bibliomante”.

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DOI: http://dx.doi.org/10.3302/0392-8586-201403-059-1

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